Questo nuovo numero di “Lezioni di Funk” getta le premesse per il cammino e la maturazione di un vero discepolo del funk (il Funky Guyz). Nei soggetti predisposti, il bisogno di funk si evidenzia con il desiderio di fiondarsi in pista da ballo tentando di molleggiare oscenamente alla ricerca di vibrazioni positive. Questo, nei mitici ’70 era assai più gratificante rispetto al periodo attuale in cui i giovani adepti del genere, difficilmente trovano riscontro e goduria nel molleggiarsi su ritmiche che poco si addicono a gente funk e very cool come loro.
E’ così che sin dall’età pre-adolescenziale il funk si radicava negli animi degli Elefunk con modalità che allora non comprendevano appieno. Un funk ancora sopito si nascondeva dietro le sembianze di giovani sfigati che spudoratamente e con discutibile senso del ritmo si dimenavano sulle Dance-floor delle più trendy feste delle medie, feste dell’Unità, sagre paesane e discoteche all’ultimo grido. Con i primi peli e le prime seghe arrivò anche il Rock. E questo genere così virile ed ampio, aprì barlumi di speranza alla vita dei nostri discepoli…. a breve subentrò il blues e il resto è storia…
Ma cosa c’è all’origine di questo bisogno di funkeggiare peso che fin dalla tenera età si manifesta nei giovani Funky-Guyz? Se risaliamo alla fonte dello stile, del groove dei grandi Elefunk (i rivoluzionari del Funk) dobbiamo tener conto di un particolare fattore… Numerosi studi di settore, prove di laboratorio, prove da sforzo, prove di ammissione, emissione ed immissione hanno dimostrato l’esistenza di un altro fattore oltre all’X-FACTOR: è l’F-FACTOR Dove la “F” sta ovviamente per Funk! …ma non solo, la “F” evidenzia anche altre caratteristiche Elefunk che sono: Fica, Figo, Feetness e Fottutissimo-Groove.
Ed ecco svelati alcuni misteri che avvolgono la band. L’inspiegabile capacità di attrarre fans del sesso opposto dalle più giovani alle più ansiane (Milf – Mothers I’d Like to Funk); il loro stile che ormai contraddistingue un modello per la moda e lo stile di vita dei comuni mortali; il fisico atletico che sorprendentemente ogni Elefunk possiede malgrado non facciano un cazzo e per ultimo, ma non per importanza, il fottutissimo groove che emettono nei loro live! Insomma, per essere veri discepoli del funk non è sufficiente amare la funky music; bisogna avere una certa predisposizione ed attitudine positiva (L’”F-factor”), anche nelle missioni impossibili, difficili e cazzute della vita! E la missione impossibile degli Elefunk è unificare sotto il funk lo stivale! …Cazzate? Chiamatela leggerezza di vita, incoscienza…ma la vita è un soul train dell’anima in cui ognuno ha lo spazio per una danza e se non ti butti a ballare in questa grande dance-floor collettiva, non sei un vero Funky-Guyz! …non hai il fattore-F, ed è meglio se stasera stai a casa a guardare X-factor! edizioni Funk-Press